Così, con queste premesse, Francesca diventa adulta e, quasi allo stesso tempo, donna e mamma. Si concentra su quel lavoro che la rende indipendente ed autosuficiente, per se e per suo figlio, ma non manca di rimpiangere, quasi quotidianamente, la mancanza di una formazione artistica formale, cosa che le avrebbe consentito il libero sfogo di quelle emozioni che non riescono a trovare strada altrimenti.

Ad un certo punto la svolta.

Trova quasi per caso un annuncio di una scuola di pittura in zona e la sua nuova vita, un nuovo marito, una nuova casa e una figlia in arrivo le danno la tranquillità di provarci. In più le dicono che e' molto brava. E questo e' verissimo, ve lo posso confermare.

Di quadro in quadro si fà più forte e consapevole. Falsi d'autore, paesaggi e classici sono fra le sue tele. Ma sono i volti quelli per i quali è nata, quelli che lasciano il segno. In lei così come in chi li guarda per la prima volta. L'attenzione quasi realistica ai dettagli non è fine a se stessa e mai abbandona il calore dell'olio su tela. Sono questi elementi il connubio più bello che si evince dai suoi lavori.